27 Feb Reticulate ha partecipato al 9° MINET Meeting
Si è tenuto lo scorso 26 e 27 Ottobre 2022 l’incontro sul reddito di base (basic income), organizzato dalla Commisione Europea, DG Employment, Social Affairs and Inclusion, mediante il proprio network di esperti/e, chiamato MINET e che collabora con le autorità nazionali responsabili dell’implementazione delle misure relative al minimum income negli stati membri.
All’interno del seminario sono state discusse le criticità legate alla mancata presa in carico multidimensionale e alla necessità d’integrare i servizi come possibile soluzione operativa.
Il progetto Reticulate è stato invitato a partecipare al 9° Seminario MINET, che si è tenuto a Madrid, congiuntamente ad un altro evento organizzato dall’OCSE/OECD sulle buone pratiche di design delle politiche d’inclusione sociale. Alcuni dei progetti co-finanziati dalla DG Employment, Social Affairs and Inclusion nell’ambito della call EaSI 2020 “Establishing and testing integrated interventions aimed at supporting people in (the most) vulnerable situations”, tra cui Reticulate, sono stati presentati e discussi nell’ambito del seminario.
I temi centrali della discussione hanno riguardato l’importanza di costituire dei percorsi integrati di inclusione sociale, sanitarie e lavorativa che non si basassero solo su misure assistenziali. Molti degli Stati partecipanti hanno infatti già introdotto un basic income, scoprendo loro malgrado che questa forma di assistenza è tutt’altro che risolutiva in quanto lascia scoperta un’ampia fascia di servizi e necessità a cui il solo reddito non può sopperire. Per questa ragione si fa sempre più preminente un aspetto sottolineato a più voci sia dalle autorità spagnole presenti che dagli speaker internazionali, il bisogno di un approccio multidisciplinare e multisettoriale che prenda in carico le esigenze complesse degli utenti.
I vari speaker oltre a presentare le forme di reddito e assistenza hanno mostrato come l’attenzione nella creazione del basic income sia stata posta su differenti fasce di popolazione a seconda del Paese che lo ha introdotto; tuttavia è divenuto immediatamente chiaro che tutti i policy maker si sono trovati ad affrontare criticità comuni non solo nella strutturazione di questo reddito ma nella gestione delle loro politiche sociali:
– Le barriere all’accesso: trattate specialmente (ma non unicamente) da Hewing Immervoll (OECD) nonché da Carmen Maeztu Villafranca (Navarra autonomous community). Oltre che a sottolineare l’importanza di individuarle e favorirne il superamento, si è evidenziato a più voci la difficoltà di intervento nei casi in cui si presentino molteplici barriere e che richiedono l’intervento di molteplici enti, che non sempre riescono a comunicare e collaborare facilmente. In particolare durante l’intervento dell’OECD si è discusso dell’idea di creare un indice, configurando uno strumento che consenta di individuare e “calcolare” le barriere di accesso, osservandone i principi normativi causanti, quali possano essere a supporto per il superamento della stessa, la facilità di reperimento delle informazioni\moduli necessari. Fortemente legato al tema dell’accessibilità, si è discusso anche di comunicazione, ovvero il far arrivare il proprio messaggio al target, in particolare permettere alle persone di esigere un diritto, rendere consapevoli dell’esistenza di un beneficio e di un servizio. In questo ambito sono state sottolineate pratiche funzionali, quali l’engagement diretto delle aziende nella creazione di progetti per i beneficiari come nel caso di AUNA (Navarra-Spagna) o la creazione di una comunicazione ad hoc nel caso del dott. RafVan Gestel (Rotterdam-Paesi Bassi).[AA1]
– Diverse esigenze dell’utenza: La necessità di creare risposte e percorsi personalizzabili o comunque non standard è stata più volte nominata. La volontà di permettere una presa in carico integrata che consideri tutti i bisogni dell’utente e ne fornisca risposta in modo unitario e non settoriale è un tema che, direttamente o indirettamente, è stato toccato da tutti gli speaker.
– L’accessibilità e scambio dei dati: l’interscambio dei dati tra gli organi preposti alla presa in carico diviene un tema centrale per tutti i progetti e Paesi che con le nuove normative nonché la natura sensibile dei dati trattati si trova, a volte, nell’impossibilità di fornire dati esatti o significativi per la messa in atto degli interventi. Il problema si è presentato in varie forme e livelli: dalla difficoltà di scambio tra servizi alla difficoltà di scambio interna dei dipartimenti di competenza, passando per il digital divide e la mancanza di uno schema condiviso per la strutturazione del dato.
In generale si è sottolineata la necessità di un doppio livello di cambiamento: da un lato un cambiamento sistematico volto alla ridefinizione del welfare nonché alla ristrutturazione del modello di presa in carico, assistenza ed empowerment; dall’altro si tratta di un cambiamento culturale che permetta di combattere lo stigma e la percezione deviata delle situazioni.
In questo scenario il progetto Reticulate si inserisce tra le esigenze e le richieste elaborate nell’ambito europeo. La volontà di creare un community center denominato One Stop Shop ha suscitato interesse nella conferenza basandosi sui 4 pilastri dell’accessibilità, della relazione, della collaborazione e della comunità e risponde in pieno ai cambiamenti desiderati, promuovendo un modello di approccio diverso, integrato e aperto.